Friday, November 17, 2006

LA CITTA' FANTASMA

Billy Dakota e Soledad de Castillo cavalcarono insieme fino al deserto dell'Arizona, tirando le redini soltanto in vista di Tomb Town. La città, un tempo importante stazione di transito verso Tucson, doveva essere stata abbandonata da parecchi anni, in realtà, ma nel Far West non tutte le notizie corrono veloci.
Le strade erano polverose ed attraversate giusto da qualche rado sterpo sospinto dal vento mentre il gelido silenzio di quel luogo veniva rotto dallo sbattere cadenzato dell'insegna sconnessa del saloon e dal correre frenetico dei topi, gli unici residenti - presumibilmente.
Billy decide di entrare nel locale, sperando di trovarci almeno una boccia di buon vecchio whiskey di malto, e Sole gli andò dietro con l'idea di sistemarsi nella stanza in condizioni migliori ed avere così un tetto sopra la testa, per una notte. Nel saloon il pianoforte rotto mandava una musica allegra: Bob Morton detto il Taciturno era impegnato in un poker con la Morte velata ed in abito nero. A giudicare dalla sua espressione l'incallito baro non stava di certo vincendo. In effetti, l'avversaria sapeva bene come bluffare e non era certo il tipo da farsi rifilare una mano fasulla.
Soledad, innervosita dalla compagnia, si strinse al braccio di Dakota e gli sussurrò ad un orecchio:

"Forse è meglio se ce la filiamo alla svelta, cocco."
"Ma no ma no! Siete appena arrivati." - le fece eco Miss Lily che gestiva la baracca.

I due si voltarono e videro una mummia avanzare alle loro spalle. Indossava un abitino scarlatto all'ultima moda di Parigi: l'incarnato appariva un po' cereo per la verità ed il corpo rinsecchito doveva aver conosciuto senza dubbio giorno migliori ma lo charme era ancora quello dei bei tempi. Billy la osservò con curiosità, aveva avuto una fidanzata settantenne una volta e, dunque, Miss Lily non gli sembrava proprio da buttar via... a parte, forse, per quel suo sorriso fin troppo tirato.

"Ehi! Non mi piace mica come la guardi." - sibilò Sole.
"Posso offrirvi un giro di whiskey... - continuò la mummia - ... ma prima dovete consegnare le armi allo sceriffo."
"Non se ne parla neanche." - ribetté secco Dakota che, privato della sua colt, si sarebbe sentito nudo.
"Se ne parla, invece. Se ne parla." - puntualizzò una voce glaciale.

Uno scheletro con il cappello bianco e la stella d'oro giocherellava con il revolver dietro la balaustra del secondo piano.

"Sceriffo, sono solo dei ragazzi." - l'ammonì Miss Lily, ravvivandosi i capelli scuri, crespi e lanosi.
"Sì, Billy, siamo appena arrivati in città e non mi pare il caso di creare incidenti."

Soledad si tolse il sombrero, liberando la chioma bionda che ondeggiò a lungo, e, quindi, si spolverò con cura la giacchetta ed i pantaloni celesti. Dio, in che stato s'erano ridotti i suoi splendidi stivali verniciati!

"Ti vuoi fermare qui!?!" - domandò attonito l'amico.
"E perché no? Ho frequentato gente peggiore in vita mia."

Salì sculettando le scale e consegnò la pistola allo scheletro.

"Si sa che il mondo è un verminaio immondo ma, dove ci sei tu, io non ho paura."

Billy Dakota si fece coraggio e raggiunse la sua bella. Miss Lily, intanto, sorrideva benevola: vedere due innamorati le scaldava il piccolo cuoricino ormai ridotto a brandelli. Bob il Taciturno, al contrario, non era così di buon umore perché aveva perso la partita ed era stato ripulito.
La Morte aveva barato meglio di lui.

0 Comments:

Post a Comment

<< Home