Tuesday, February 27, 2007

PUFFETTA

Puffetta è sull'orlo di una crisi di nervi: quel vecchio pervertito del Grande Puffo la sta molestando ormai da mesi. Prima aveva cominciato a pizzicarle il culetto ed a fare apprezzamenti volgari sulle sue dimensioni. A telefonarle alle due di notte. Ad avanzare proposte strane, sempre più strane. Pretendeva che si travestisse da sexy-infermierina, da sexy-camerierina e, una volta, perfino da motociclista con la bandana al vento!... Poi, ha continuato a palparla, ad inviarle e-mail spinte eccetera eccetera finché, oggi, non le ha addirittura messo il pisellino celestino nella manina!

"Non ne posso più!!!" - confessa in lacrime alle amiche.

La Puffa S/M e la Puffa Sfondata cercano di consolarla.

"Ti capisco. Figurati che per accontentarlo devo prenderlo a frustate tutti i santi venerdì..." - dice la prima, caracollando sui tacchi a spillo ed aggiustandosi il cilicio intorno al vitino (le prude troppo!).
"Io, invece, riesco a cavarmela con una pompetta ogni tanto." - ammette la seconda dall'alto delle sue tettine rifatte.

Puffetta piange ancora.

"Una soluzione ci sarebbe. - propone la Sfondata - Scappa con il Puffo Cazzuto, no? Lui si che è uno in gamba, te lo garantisco."

Puffetta dapprima si schermisce dietro un sacco di scuse. Quindi, si asciuga le lacrime. Si soffia il nasino. E, alla fine, si fa dare il numero di cellulare del Cazzuto. In meno di mezz'ora riclica il costumino da motociclista e si fionda dal nuovo amichetto.

"Okay! Però, guido io ed andiamo su una strada asfaltata: i sentieri di campagna con tutti quei ciottoli mi fanno rimbalzare le palle in gola..." - le sussurra all'orecchio il bellimbusto.

Vrooomm!

Thursday, February 15, 2007

L'AUTOSTOPPISTA

Nikky sta guidando su una strada di campagna, deserta ed oscura. All'improvviso i suoi fari illuminano uno sconosciuto in impermeabile con un cappello calato sul volto. Piove ed è evidente che l'uomo ha bisogno di un passaggio. La biondina decide di fermarsi.

"Con questo tempo non dovrebbe andare in giro senza ombrello, signore."
"Ohooo! Sei un tipo altruista tu."
"Certo: per me la violenza è debolezza e la gentilezza è forza."
"Ma non sai chi sono io!"
"No, è vero, non lo so."
"Mi chiamano il Sodomizzatore Selvaggio e..."
"... E lei, signore, non sa chi sono io, invece."
"No, in effetti, non..."
"Mi chiamano la Puttana Assassina."

Nikky estrae una calibro 44. La punta alla tempia del Sodomizzatore. E spara.
Un bordello di sangue!

"Mai accettare passaggi dalle sconosciute: può essere pericoloso, molto pericoloso!"

Oggi come oggi, infatti, bisogna stare attenti a chi si aggredisce.

Wednesday, February 07, 2007

BULLISMO

La mamma di Tonino non sa spiegarsi perché il suo dolcissimo bambino sia stato sospeso dalla frequenza scolastica e, perciò, va a chiedere spiegazioni al preside!

"Signora, suo figlio è il leader di un banda di piccoli teppisti che per settimane hanno terrorizzato la scuola, obbligando i compagni a consegnare le loro merendine sotto la minaccia delle più fantasiose ritorsioni e pretendendo una speciale tangente dalle femminucce..."
"Che tangente?"
"Si sono fatti dare le mutandine, hanno strappato l'elastico e si sono costruiti una batteria di mazzafionde con cui hanno infierito sull'anziana professoressa di francese, ora ricoverata al San Carlo in prognosi riservata."
"Tutto questo è inverosimile: Tonino è il bimbo più buono del mondo!!!"
"Meno male che è il più buono! La sa qual'è l'ultima impresa di questi criminali in calzoncini corti? Hanno osato scrivere a lettere cubitali sui muri del cesso che io sarei uno stronzo! Si rende conto? Ma dove le hanno imparate queste cose?"
"Stronzo è dir poco!"

La mamma gli sferra un calcio nelle palle. Il preside diventa paonazzo ma prima che possa anche soltanto abbozzare una reazione gli arriva un gancio destro alla base del mento. L'istante successivo si ritrova a rantolare sotto la sua scrivania di noce.

"E non si azzardi più a dire che Tonino è un teppista o chiamo mio marito che le fa il culo come niente. Noi siamo una famiglia civile, onesta e pacifica. Cosa si crede, lei!?!"

Una pedata nel sedere è il giusto commiato...

Thursday, February 01, 2007

GATTI

Salsiccia è un gatto nobile e fiero. Un vecchio maschiaccio rispettato da tutti, svelto di zampa ed abituato a conquistarsi le micie in fieri combattimenti notturni. Non teme né i randagi né le pantegane romane, i ratti più tosti del mondo. Il suo territorio, infatti, si estende dai bidoni della spazzatura di San Francesco a Ripa fino alle fogne che scorrono sotto Santa Cecilia. Perfino il nome se l'è conquistato sul campo: il Salsiccia non accetta niente dalle gattare, non è uno che scende a patti, lui ruba. Ruba salsicce. Ovviamente. Ed è il flagello dei macellai trasteverini che, quando parlano d'un simile soggetto, lo fanno a voce bassa per tema di vederlo comparire all'arrembaggio dei fegatelli in pieno giorno e senza aver paura dei colpi di scopa delle portinare. Quando una di lor signore riesce nell'impresa di pettinarlo per benino, si vendica scaricandogli nella tromba dell'ascensore il cadavere di un topaccio già andato a male da parecchio. Del resto, non esita - il perverso! - ad assediare le tavole calde, i rivenditori di panini ai wusterl ed i chioschi all'aperto: tutti, tutti sanno che il maturo meticcio è sempre lì, nascosto da qualche parte e pronto a colpire all'improvviso, quando meno te l'aspetti! Immorale e vorace, come pochi. Paraculo e spietato. Romantico e violento. Qualcuno lo ha denunciato alla pubblica autorità che, come al solito, non ha saputo predisporre gli opportuni rimedi. Roma è e resta la capitale dell'impunità diffusa, dove il più forte si approfitta del più debole e chi è incaricato di vigilare si limita ad allargare le braccia fintodesolato ed un po' troppo stronzo. Il Salsiccia l'ha capito questo, non è mica un fesso e, perciò, ha deciso di stare dalla parte propria, pure se conserva ancora dei punti deboli. Una volta l'hanno visto mentre regalava una mezza luganiga a Lady Ashley, aristocratica gattona d'angora, di proprietà di una nobildonna, si dice, discendente dai Doria-Pamphili. Violento e romantico! Con quel gesto disinteressato e generoso l'ha sedotta ed ingravidata tra la disperazione della padrona e delle sue dame di compagnia, che la devono sopportare.
Re Salsiccia I avrà un erede.